COVID 19:Numero chiuso e distanza di un metro tra le persone

Coronavirus Decreto del 1 marzo

Coronavirus Decreto del 1 marzo

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Ecco il decreto urgente del governo che modifica le regole da seguire nella lotta al COVID 19.  Cinema e discoteche restano chiusi fino all’8 marzo. Musei, ristoranti, bar, chiese e negozi  potranno essere aperti, ma ad una condizione: che si evitino “assembramenti”, quindi che sia prevista una presenza “contigentata” di persone e che i luoghi assicurino una distanza tra i visitatori di almeno un metro: il criterio del “droplet”. Che però, nella proposta dei governatori delle Regioni del Nord, consentiva, a quelle condizioni, l’apertura anche ai cinema. Il governo ha invece applicato il criterio del droplet a chiese, musei, negozi, bar e ristoranti, ma per i cinema resta la sospensione dll’attività fino all’8 marzo.

CHIESE «l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro»;

MUSEI Ecco il comma del decreto che introduce l’innovazione: «Apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura… a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali daevitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro».

BAR E RISTORANTI «Svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro»

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI  «Apertura delle attività commerciali condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori».

CINEMA E DISCOTECHE restano chiusi fino all’8 marzo.

 

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