Attività sportive:correre da soli non è vietato

Correre da soli:normativa

Correre da soli:normativa

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Dopo l’ultimo decreto del governo per il contrasto della pandemia, il Dpcm dell’11 marzo, è ancora possibile andare a correre al parco. Per rallentare la diffusione del Covid-19 non occorrerà infatti sospendere del tutto l’attività motoria. Ma bisogna rispettare alcuni accorgimenti.

In tutta Italia il popolo dei runner è in fermento. Tra decreti, raccomandazioni, faq, forze dell’ordine che si comportano spesso in ordine sparso e, dulcis in fundo, automobilisti che talvolta in questi giorni apostrofano i podisti solitari con epiteti poco gentili, la confusione dopo le disposizioni emergenziali contro la diffusione del contagio da coronavirus regna sovrana. Molti runner a malincuore hanno rinunciato a correre non sapendo bene cosa fare, altri rivendicano la scelta di stare fermi qualche settimana come l’unica possibile per rispettare le raccomandazioni, altri ancora continuano ad allenarsi anche se in qualche caso in questi giorni sono stati fermati e rimbrottati o addirittura insultati. Andiamo con ordine partendo dalle leggi in vigore per poi tentare qualche valutazione.

Correre è vietato o no?
No, non è vietato. La corsa non è vietata in nessuno dei dpcm emanati dal presidente Conte e, al contrario, nelle faq esplicative pubblicate sul sito del Governo c’è anche una domanda apposita:“E’ consentito fare attività motoria? Sì è consentito fare attività motoria all’aperto purché non in gruppo”. Quindi al primo dubbio la risposta è chiara: si può correre ma solo da soli: non in coppia, non con gli amici, bensì esclusivamente con se stessi.

Ma è vero che le forze dell’ordine fermano i runner?
In questi due giorni è capitato qualche volta, ma bisogna precisare. Le forze dell’ordine sono obbligate a fermare chi corre in gruppo in quanto sussiste il divieto di assembramento (a quel punto si viene anche denunciati per l’articolo 650). Se uno sta correndo da solo e viene fermato al più le forze dell’ordine possono dire in via di raccomandazione di non stare troppo in giro e tornarsene a casa, ma nulla di più. Non è prevista alcuna sanzione, ma eventualmente qualche indicazione da parte delle forze dell’ordine sul non andare troppo in giro e tornare a casa in fretta.

Dove conviene andare a correre?
Per evitare assembramenti anche involontari di persone che magari improvvisamente decidono tutte insieme di andare a farsi una corsetta in corso Italia il consiglio è quello di scegliere ore con meno frequenza di persone, per esempio la mattina presto e magari luoghi meno ‘gettonati’ rispetto al lungomare cittadino. In ogni caso, rispettando la distanza dalle altre persone, non si incorre in alcun pericolo. Ovviamente la corsa resta lecita solo all’interno del proprio Comune di residenza visto che l’autocertificazione in questo caso non sarebbe credibile.

Ma non si dà il cattivo esempio non stando chiusi in casa?
Questa è una questione morale con cui ognuno può fare i conti. Se da un lato è vero che le raccomandazioni del governo vanno tutte in direzione dell’uscire di casa il meno possibile, l’obiettivo delle indicazioni è evitare il diffondersi del contagio. E correndo da soli in zone non affollate non si diffonde il contagio e non ci si contagia. Il resto sta alla propria coscienza e al buon senso. I medici in queste settimane, dopo il caso del 38enne runner finito in terapia intensiva (il cosiddetto paziente1) hanno spiegato che l’attività fisica moderata va bene, senza esagerare per non abbassare le difese immunitarie. E, viene da aggiungere, evitando magari in questo momento allenamenti strong che possano causare incidenti e magari un ricovero in pronto soccorso, già intasati dall’emergenza.

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