421 Milioni per la Paladina Sedrina e sbucherà a Botta

421 Milioni per la Paladina Sedrina e sbucherà a Botta
TEMPO DI LETTURA 2 MINUTI

Il terzo tratto della Tangenziale sud da Paladina a Botta di Sedrina (non più Villa d’Almè) costerà 421 milioni e rotti, iva compresa.

Come dichiarato nell’Articolo dell’Eco di Bergamo : «Se la farà l’Anas (che erediterà buona parte della viabilità provinciale), l’Iva è, come dire, per memoria» spiegano Riccardo Formichi e Giuseppe Viganò della ProIter, società che ha curato la progettazione definitiva (e pure la preliminare). Considerando che pesa per quasi 75 milioni, sarebbe sempre meglio che niente.

«Ora tutti sotto e tutti insieme per trovare i soldi» è l’esortazione del Presidente della Provincia, Gianfranco Gafforelli, alla platea di sindaci della Valle Brembana presenti a Zogno alla presentazione del progetto. Che, in verità sarebbe partito da un costo di 90 milioni. I progettisti lo giudicano abbastanza fuori scala: «Non poteva funzionare» spiegano.

E Gafforelli taglia corto: «Abbiamo tirato fuori dal cassetto il progetto: io rispondo di questo, il resto è fuffa»

«Cifre mostruose» le definisce Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino. «Ma bisogna trovare i soldi, in ogni modo. Ed è meglio se dell’opera si occupi Anas, che ha strutture più adatte».

E che non paga manco l’Iva, sembra di capire. «Questa è un’opera fondamentale e tanto attesa per la valle, non dobbiamo cedere» incalza Jonathan Lobati, sindaco di Lenna e presidente della Comunità Valle Brembana, nelle vesti di padrone di casa.

«Voglio essere chiaro, per spazzare via ogni dubbio magari emerso durante l’ultimo consiglio provinciale: per noi questa opera va fatta» ripete Gafforelli.

In prima fila il delegato alla Viabilità, Marco Bonomelli, annuisce. E la precisazione del presidente della Provincia pone fine alla querelle con il leghista Gianfranco Masper: «L’opera va fatta e va fatta tutta, sennò abbiamo buttato via i soldi prima». E il prima si riferisce ai vari interventi di potenziamento della Tangenziale Sud, compreso quello in corso da Treviolo a Paladina: «Perché questa è un’opera di interesse provinciale» sottolinea il consigliere regionale leghista Alex Galizzi, presente insieme al collega pentastellato Dario Violi e a Paolo Franco che allarga ulteriormente l’orizzonte. Forse troppo, considerando che arriva alla Bergamo-Treviglio. Ma quando ricorda «che una somma come 421 milioni non si è mai vista nella Bergamasca» a sottolineare le difficoltà nel trovarla, tutti i torti probabilmente non li ha.

Qualche perplessità non sull’opera ma sul disegno complessivo della viabilità e dello sviluppo della valle arriva da Giorgio Cavagna, sindaco di Serina, mentre il collega di Villa d’Almè Manuel Preda non ne ha. Nemmeno sui costi: «Se servono a minimizzare l’impatto».

Posizione condivisa dal primo cittadino di Branzi, Angelo Rossi, e dal vice di Zogno, Giuliano Ghisalberti: «Ora lavoriamo tutti insieme per il risultato».

Prima tappa, forse fine anno, quando l’iter del progetto definitivo potrebbe terminare. Salvo complicazioni. L’orizzonte temporale dell’opera è legato ai soldi, e ci sono 421 milioni di buone ragioni per essere preoccupati.

Exit mobile version